7 Marzo 2018

ROMA parte prima

Per diverso tempo abbiamo pensato di lasciare Roma.
Ci siamo studiati regioni italiane e località di ogni genere, da nord a sud, da città più o meno grandi a piccoli paeselli sperduti. In questa disamina geopolitica della nostra penisola, per capire se e dove mettere nuove radici, abbiamo avuto pochissime certezze. Qualche eccellente escluso, tipo no Milano troppi affari, no Firenze troppa bellezza e turisti, no Reggio Calabria e isole ma solo perché troppo lontane, e qualche meta favorita che da sempre è nel nostro cuore, tipo Torino e tipo Lecce. Con loro due una vera relazione a tre, per cui assolutamente valida anche l’ipotesi sei mesi Torino e sei mesi Lecce, trasferimenti con visita ai parenti lungo la penisola annessa.

La premessa indispensabile è che Officine Gualandi offre pochissimi lussi ma, fra questi pochi, uno fantastico: se decidessimo di puntare esclusivamente sull’online, potremmo impiantare l’attività un po’ dove ci pare. Non male, eh?!
Nella borsa frigo giusto uno snack da consumare sul divano, quello che segue è stato più o meno il nostro viaggio virtuale per l’Italia compiuto nel 2017.

Per un periodo abbiamo pensato di rimanere nel Lazio, direzione Viterbo, quartiere San Pellegrino, dove la storia è medievale e, immaginiamo, anche il traffico… Sempre Lazio ma estremità meridionale, Gaeta, sul mare. Fra i punti di riferimento la spiaggia bianchissima di Serapo, la “Montagna spaccata”, il porto, le case del borgo dei pescatori e la tiella ripiena. Poi è stata la volta dell’Umbria, nello specifico Foligno o Spoleto, piccole, ordinate, a misura di bimbo. Altra regione al centro di animate discussioni la Basilicata, per ovvie ragioni, io sono nata a Roma ma come origini sono lucana. Luoghi incantevoli che adoro per via dell’infanzia ma soprattutto per la loro segreta bellezza. Dalla provincia di Potenza a Matera è tutto un incanto per animi sensibili e non sono per nieeeeeeeente di parte… Rimanendo al sud, ci siamo detti, perché non Trani?! Avete mai visto Trani?! Ci siete passati anche solo una volta di sfuggita??!! Ecco, allora sapete di cosa si parla quando si dice cattedrale sul mare. Altro giro, altra corsa, come su una giostra impazzita, ecco spuntare Lucca dove non siamo mai stati, grave, ma grazie alla quale i visi di chiunque si illuminano quando la nomini. E poi ancora Padova, Bologna, la campagna piemontese, Anguillara, Salerno, Trento, Narni. Con l’immaginazione è facile trasferirsi ovunque ma, se alcune di queste sono state solo oggetto di vaghissime idee, per altre abbiamo preso puntuali informazioni e addirittura avviato i primi contatti.

Poi, alla fine, si è restati.

Con una punta di nostalgia per tutti questi piani disattesi ma con determinazione, consapevolezza e tenacia, abbiamo deciso di lasciare Officine Gualandi dov’è, a Roma.

Affrontiamo oggi questo delicato argomento dopo che tante volte l’ho rimandato nella programmazione del blog dello scorso anno. Ne avrei scritto di tutti i colori su questa città, motivando tutte quelle ragioni che ci spingevano ad andare via. Quest’anno finalmente ne posso scrivere, non perché la situazione da queste parti sia miracolosamente migliorata, tutt’altro, ma solo perché siamo usciti da quella terribile indecisione che ci aveva attanagliato. Qui o altrove?! Qui o altrove?! Qui.
Non per n motivi, bensì per 3 motivi 3, così quantificabili e precisi che quasi mi spavento per tutta questa lucidità che non ho mai avuto in vita mia!

Motivo 1. La gestione familiare.
Inutile ciarlar di massimi sistemi se prima non si riconosce la parte più pragmatica della faccenda, tipo che l’impresa che ci siamo prefissati di compiere è gravosa, che con un bimbo piccino una mano ogni tanto è d’aiuto, che abbiamo qualche spesa in meno, ecc.

Motivo 2. Non solo online
Bene, benissimo la vendita online, ampliarla sarà uno degli obiettivi anche nel corso di questo 2018 ma, se fino all’anno scorso ci saremmo forse adattati a questo unico tipo di vendita, stiamo valutando seriamente di avviare anche la vendita tradizionale. Vorremmo mettere su una bottega insomma, in totale controtendenza. Un po’ la nostalgia del contatto umano, un po’ la voglia di differenziare i canali di vendita, un po’ l’esigenza ogni tanto di mettere giù il cellulare e alzare lo sguardo altezza uomo. Il progetto è un po’ più articolato di così ma è prematuro parlarne, anche perché prima di dirle le cose andrebbero fatte, perché poi si finisce a non farle e noi, porca paletta, le faremo! Ora se il piano è questo, abbiamo bisogno di più utenza possibile e Roma su questo fronte, almeno su questo, non è seconda a nessuno!

Motivo 3. Roma, come diresti tu, aripijate!
Effettivamente Roma ha qualche problemino, infierire non sarebbe neanche giusto, basti dire che far fagotto sarebbe molto invitante. Eppure non siamo affatto sicuri sarebbe la scelta giusta. La nostra attività sta crescendo, è in quella fase delicatissima in cui prende velocità ma in cui se molli si ferma. Un trasferimento ci obbligherebbe ad un arresto per un periodo non ben precisato. Ora che dobbiamo mettercela tutta, ci fermiamo?!

Quindi noi ci rivolgiamo accoratamente a te, Roma, non come farebbe Remo Remotti per dirti addio, ma per dirti che… noi restiamo!!

Tu datti un tono, metti dei filtri, fai un restyling, qualunque cosa insomma ma, cara Roma, la necessità di cambiamento è davvero ai massimi storici! A Roma c’è tutto e non c’è niente e noi, guarda un po’, vogliamo lavorare e riporre la nostra fiducia proprio su quel tutto!

Continua…

(Fonte: youtube.com)